MINDSET AGILE
COS'E' E PERCHE' E' IMPORTANTE

Abbiamo nei precedenti post cercato insieme di fare chiarezza su cosa cosa sia l’Agile. A cosa serve, come funziona, cosa lo differenzia dal metodo waterfall. Poi abbiamo analizzato Scrum e Kanban, nei loro flussi e nelle loro caratteristiche. E oggi? Oggi il nostro protagonista indiscusso è lui: il Mindset Agile.

Mindset Agile: cos’è 

Trovare e scegliere una definizione univoca per un concetto così rilevante è molto arduo e forse anche un po’ presuntuoso. Le sfide però ci piacciono e ci affascinano quindi ci proveremo.E per farlo torniamo indietro un’ attimo con la mente. 

Vi ricordate quando disegnavamo gli insiemi? Sì quegli insiemi che ci servivano a capire chi condivideva cosa con chi. Più grandi, più piccoli, più o meno complessi. Beh potremmo definire il Mindset Agile proprio come insieme dell’insieme: valori che si intersecano e si incontrano in una filosofia sentita e condivisa dall’azienda, presente nei discorsi, implementata nelle azioni. Lontano da qualsiasi famoso “Predica bene e razzola male”, chi è Agile fa Agile ogni giorno. 

Ma quali sono le parole chiave del Mindest Agile?


Cambiamento: corri il rischio di cambiare.

Beh non può che essere questa la prima parola. Perché? Perché è proprio dall’incertezza e dall’incertezza del cambiamento, tipica degli scenari in evoluzione, che Agile è partito. È nato. Per far proprio l’Agile, insomma masticarlo davvero, è necessario viverlo il cambiamento. Trasversalmente ed intensamente, dalle cose più piccole a quelle più grandi, internamente ed esternamente. Il cambiamento si manifesta in più contesti e livelli.

Chi ha fatto suo l'Agile sa che la digitalizzazione e l’introduzione di nuove tecnologie è vana senza apportare trasformazioni nelle abitudini e nei processi delle persone. Il cambiamento stesso è un progetto, lungo e complicato, ma possibile. Accompagnare le persone verso nuovi obiettivi e consuetudini è la prima ma allo stesso tempo più delicata mossa da fare. Oggettivamente le imprese si trovano spesso in una fase di blocco strutturale a causa dell’immobilismo delle persone e della loro reticenza a cambiare. 

Solitamente ci sono due posizioni antitetiche all’interno di un’impresa: i fixed, ovvero la parte statica e non incline alla novità, e il growth mindset aperto al cambiamento. Per iniziare a cambiare è necessario trasferire il senso di urgenza e al tempo stesso fornire uno strumento per gestirlo. 

Oggi, gli scenari vivono una crescita esponenziale e costante? Adattarsi al cambiamento diviene l’unica strada da percorrere. Hai paura? Non hai certezze? Non sai ciò che ti aspetta? Lo sappiamo. Ma non cambiare si manifesterà nel tempo un’opportunità persa. 

Il cambiamento deve poi passare dai processi. Senza l’implementazione di un nuovo processo anche la tecnologia più innovativa è destinata a fallire. Comprare un ERP ma utilizzarlo senza comprenderne i processi non porta e apporterà niente. 

Il cambiamento passa poi dalle piattaforme e dai luoghi: negli ultimi anni il modo di lavorare si è evoluto integrando appunto piattaforme tecnologiche innovative che toccano le applicazioni di produzione come quelli di comunicazione, adesso veloce e immediata. Il cloud, interattività e la velocità ha portato anche un cambiamento dei luoghi con il lavoro da remoto e lo smart working.

Per concludere non si può non parlare di cambiamento nel rapporto con il prodotto e con il cliente. La Sprint tipica di Scrum si basa sull’iterazione e quindi sull’atto di ripetere un processo con l’obiettivo di avvicinarsi a un risultato desiderato: i risultati di una iterazione sono il punto di partenza per quella successiva, ogni giorno c’è un cambiamento e un miglioramento da fare. 



Fiducia: fidarsi è bene, fidarsi è meglio!

Il Mindset Agile crede fortemente nel team e nella collaborazione. Avere fiducia nei propri collaboratori significa avere fiducia nelle loro azioni, anche se a volte si cade in errore. Sbagliare è umano e possibile. Come rimediare e migliorare. 

Generalmente nelle aziende si preferisce commissionare il lavoro ma mai realmente affidarlo: il controllo resta spesso accentrato, lasciando spazio a pochi margini di cambiamento e quindi anche di miglioramento. Fidarsi è tutto tranne che semplice, è vero ma è l’unica strada possibile per crescere.

L’ascolto, la visione d’insieme, la tollerabilità dell’errore, l’iterazione sono il pane quotidiano per chi ha aperto la mente al Mindset Agile. Ogni membro del team è un player che gioca all’interno della stessa squadra, apportando tutto quello che può per vincere e lo fa assumendosi tutte le responsabilità del caso.


Errore: sbagliando si impara. 

Dal torto allo sbaglio, fin da quando siamo piccoli tendiamo a nascondere i nostri errori. Un senso di vergogna misto a dispiacere si insinua in noi lasciandoci vedere solo il “lato sbagliato” della cosa. Ammettere che abbiamo sbagliato ci rende invece più propensi a risolvere lo sbaglio: prima si prende consapevolezza di ciò che non va, prima vi si può porre rimedio.

La collaborazione e il confronto, tipici dell’Agile, ci portano a prendere attivamente parte a discussioni: non sempre i pensieri del team sono in linea ma è nelle opinioni diverse che la prospettiva su un argomento o un prodotto cambia e si amplia. Il disaccordo non è un litigio o un conflitto ma un modo diverso di vedere le cose che spesso conduce a valutare un oggetto da tutte le possibili angolazioni.


Obiettivi: misurabili e verificabili 

Misura ciò che fai. Le sensazioni positive fanno bene a te e al tuo team ma per capire se un prodotto realmente funziona o no, se risolve i problemi del cliente, se corrisponde alla desiderata devi misurare ciò che fai.


Continua a seguirci e non perderti i prossimi post. L’Agile è un mondo. Un mondo che ti aspetta. 


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