Un MVP, ovvero Minimum Viable Product, è la versione iniziale del prodotto: non sai se ciò che andrai a sviluppare funzionerà quindi, prima di investire in una soluzione finale, costruisci una versione funzionante con un minimo investimento di risorse.
Errore numero 1: non utilizzare l’MVP.
Non basta creare un MVP; occorre testarlo e renderlo utilizzabile dagli utenti. Spesso le aziende compiono il grave errore di realizzare l’MVP ma poi abbandonarlo a se stesso: pensiamoci bene, quante landing page abbiamo lasciato per strada? Già nella fase di costruzione dell’MVP dobbiamo pensare a chi e come farlo usare. Per validare le ipotesi, devi rendere visibile il tuo prodotto e testarlo. Quindi quando realizzi il tuo MVP devi investire il tuo tempo nella costruzione del MVP ma anche nella prima acquisizione clienti. Datti un vero obiettivo numerico: di quanti utenti ho bisogno per validare le mie ipotesi?
Errore numero 2: ascolta l’utente ma non perdere ma la visione di insieme.
Soprattutto in fase di startup ascoltare il mercato e i bisogni dei clienti è necessario anzi vitale per capire se ciò che stiamo facendo abbia un senso oppure no. Detto questo però non si può nell’interazione con l’user cambiare sempre strada o, peggio, arrivare a far costruire agli stessi utenti il prodotto. Raccogliere feedback non significa mettere in discussione sempre tutto: il customer development è lo strumento per raggiungere la tua visione non costruirla.
Inoltre non tutti i feedback hanno lo stesso peso. Evita quelli di conoscenti o persone lontane dal tuo target di riferimento: il prodotto deve essere testato e valutato da chi effettivamente lo userà e sarà predisposto a pagare per utilizzarlo. Altro elemento da considerare nella fase di test sono le dimensioni del segmento del mercato riferimento: parti sempre da individuare una nicchia ed espanditi poi nella ricerca in una fase successiva.
Errore numero 3: non fermarti alle apparenze.
Accertati di aver raggiunto il PMF davvero: anche se arrivi ad avere i primi clienti non significa esserci dentro. Uno degli sbagli più significativi che si commettono è proprio cercare di acquisire più clienti possibili con un prodotto non ancora pronto. Anche se mettere sul mercato un prodotto, lanciare una startup è oggi più semplice e meno costoso grazie ai tanti strumenti che abbiamo a disposizione, il processo di acquisizione clienti resta invece molto costoso e impegnativo. Nel percorso ci facciamo incantare dalle vanity metrics e da tutta ciò che deriva dalle attività di advertising: essere al centro di articoli, giornali, post per esempio non significa essere nel PMF.
Più sarà chiaro il tuo scopo, il why, il perché del tuo prodotto, più riuscirai a mantenere costante il tuo obiettivo. La vision, la tua identità è fondamentale per non perderti durante il tuo percorso. Allo stesso tempo devi essere bravo ad evolverti, ad ascoltare il tuo mercato e i suoi bisogni, anticipandoli con avanguardia senza tradire i tuoi valori. Facile? Niente affatto. Possibile? Sì. Prendiamo ad esempio Netflix. Il suo prodotto si è evoluto nel tempo riuscendo sempre a restare fedele alla sua identità. All’inizio inviava i dvd tramite posta tramite un servizio di abbonamento passando poi a essere nel tempo ciò per cui è diventato oggi famoso: un ottimo esempio di una vision solida integrata ad un ascolto del mercato riflesso in una flessibilità di prodotto.
Questo post ti è stato utile? Continua a seguirci!
